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Breve Storia del Coro Paganella

Il Coro Paganella nel 1970

Terlago, 1969: un gruppo di amici, composto perlopiù da giovani del paese trentino situato ai piedi della Paganella o provenienti dai villaggi limitrofi, inizia a cimentarsi seralmente nel canto corale presso le aule della locale scuola.

Sulle prime il sodalizio non coltiva particolari ambizioni, il solo scopo è quello di esprimere col canto l’amore per la montagna; testimoniare l’interesse per la cultura popolare, per le cose semplici e genuine alle quali le genti alpine sono legate; ricordare, infine, i momenti esaltanti oppure tragici che hanno visto protagonista la nostra terra, il Trentino.

Questi giovani ardimentosi decidono, quasi immediatamente, di mutuare il proprio nome da quello della montagna alle cui pendici sono nati e cresciuti: nasce quindi il Coro Paganella che, in breve tempo, attorno al nucleo dei primi fondatori, riesce a coagulare un folto gruppo di appassionati, provenienti non solo dai paesi vicini, ma anche dalla città di Trento e da altre località del Trentino.

La capacità di interpretare attraverso il canto l’inesauribile panorama dei sentimenti umani, permette in poco tempo al coro di affermarsi artisticamente non solo localmente, ma anche in Italia ed all’estero. Particolare successo riscuote in Germania dove, negli oltre 200 concerti fino ad oggi tenuti, ha strappato ovunque fragorosi applausi ed ha trovato tanti sinceri amici ed estimatori.

Il Coro Paganella è stato invitato a numerose rassegne corali ed ha partecipato a numerosi concorsi regionali e nazionali, conseguendo sempre ottimi risultati, tra i quali spicca il primo posto nel Concorso ENAL del 1970 tenutosi a Bolzano.

Per ben cinque volte presso Forcheim, in Germania, ha rappresentato l’Italia a «Musica senza frontiere», è stato ospite all’«Europeischen Wochen-Deutscher Alpenverein» di Passau ed ha partecipato alla manifestazione «Folclore europeo» di Berlino. Esaltanti per il luogo e per la grande partecipazione di pubblico si sono rivelati i due concerti tenuti presso la Meistersingerhalle di Norimberga; ugualmente irripetibili sono stati quelli “istituzionali” di Lussemburgo e Monaco di Baviera nei quali il coro è stato ospite rispettivamente del Parlamento europeo e del Parlamento bavarese. Più recentemente, dal 2008 al 2012, nel mese di dicembre il coro è tornato a Monaco di Baviera per esibirsi presso la Herkulessaal e la prestigiosa Philharmonie del Gasteig.

Nel 2002, col patrocinio dell’Ambasciata italiana di Bosnia-Erzegovina, è stato in visita alle truppe di pacificazione del contingente militare italiano di stanza a Sarajevo; ha partecipato inoltre alle manifestazioni della «Seconda settimana della Cultura Italiana» di Banja Luka e, per iniziativa dell’Associazione Trentini nel Mondo, ha visitato la comunità trentino-bosniaca di Stivor assieme al compianto Rino Zandonai.

Nel 2003 il Coro Paganella si è recato in Sardegna, ospite dell’affermata manifestazione gastronomica e micologica di Arzana «Porcino d’Oro», in quell’anno dedicata al Trentino.

La prestigiosa cornice del Sala della Filarmonica di Trento ha accolto, nel novembre del 2009, la serata principale delle celebrazioni del quarantennale di fondazione del coro. In una sala gremita di pubblico, l'allora presidente Mario Pederzolli ne ha ripercorso con brevi flashback la storia. Sul palco si sono avvicendati numerosi amici del coro fra cui alcuni provenienti dalla Baviera, in rappresentanza di una numerosa delegazione presente in sala. Ad ognuno di loro il presidente ha affidato un aneddoto scherzoso, un segno di riconoscenza, una parola di commosso ringraziamento.

Di tanto in tanto il coro viene invitato ad esibirsi in manifestazioni del CAI, fra le quali si citano quelle organizzate dalle sezioni di Coccaglio (BS) e Melegnano (MI) ed a piccole rassegne canore come quella tenuta nella corte della prestigiosa villa Sandri a Volargne (VR) con l’omonimo coro, quella di Arco coi cori Castel d’Arco e La Gagliarda, di Lavarone coi cori Stella Alpina e Sass Maor, quella di Mori coi cori Fior di Roccia, Cima d’Oro e Castel d’Arco, quella di Leffe (BG) col locale coro dell’Altipiano, infine più recentemente quella di Tesero con il locale Coro Genzianella ed il Coro Vetta di Ponte in Valtellina (SO).

Gli autori dei brani musicali cui il Coro Paganella attinge sono diversi ma, certamente, Fernando Mingozzi e gli amici Bepi de Marzi e Riccardo Giavina, risultano i più rappresentati. Ad essi si deve aggiungere anche l’attuale Maestro Claudio Vadagnini, che ha armonizzato per il coro “Sen ritornadi a baita”, scritta nel 2002 dal poeta trentino Renzo Francescotti e cantata in anteprima alla 15ª Convention di Trento degli americani di origine trentina; “O’ lassà”, su testo dell’ex-corista Renzo Corona e “Nova Matina”, su testo di Bruna Sartori.

Da qualche anno il coro è impegnato in un percorso di ricerca che lo ha portato a non disdegnare neppure brani provenienti da altre forme musicali o da culture di diversa estrazione. La duttilità musicale acquisita ha permesso non solo di creare un’interpretazione propria di brani comuni ad altre compagini corali, ma anche di affrontare con successo repertori di fatto estranei alla tradizione popolare, come il canto gregoriano e la musica lirica con i “Catulli Carmina” (1998), “Conturina” (2001), “Il Trovatore” (2013), “Aneta” (2015-16). “Conturina”, opera musicalmente composta e diretta dal Maestro Claudio Vadagnini che richiama i mitici racconti delle valli ladine, è stata rappresentata la prima volta nel 2001 al Teatro Sociale di Trento, poi replicata nello stesso anno a Ortisei e a Cortina d’Ampezzo, e quindi riproposta nel 2005 a San Daniele del Friuli. L'opera lirica “Aneta”, anch'essa composta e diretta dal Maestro Vadagnini e prodotta dall’Istituto Culturale Ladino di Fassa e dall’Associazione “Aurona” di Moena in occasione del Centenario della Grande Guerra, narra le drammatiche vicende di una valle ladina durante la prima guerra mondiale.

Sempre nell’ottica di cimentarsi in nuove esperienze musicali, nel 2010 il Coro Paganella ha partecipato, presso Castel Drena, allo spettacolo dal titolo “Lo sguardo giù da basso siamo noi”, su testi di Giorgio Falco e Sabrina Ragucci, musicati dal compositore napoletano Giacomo Vitale. Allo stesso anno risale l’esecuzione della proposta di Nuovo Inno Nazionale Italiano, libera rielaborazione di spunti tratti dal testo della Costituzione Italiana di Valentina Miorandi ed Emanuele Lapiana.

Il Coro Paganella ha al suo attivo una consistente produzione discografica ed editoriale; ha inoltre effettuato varie registrazioni negli Studi RAI, Mediaset, ZDF(D), ORF(A) e presso TV e radio locali italiane e tedesche. Nel 2004 ha inciso il CD dal titolo “Sen ritornadi a baita.” Nel 2008 ha realizzato una pubblicazione ed un CD musicale dedicati all’opera del maestro Fernando Mingozzi, presentati in un concerto tenuto presso la Sala Filarmonica di Trento. Nel 2009 ha promosso l’edizione del libro dal titolo “Un Sogno realizzato”, raccolta di commenti ai brani musicali della tradizione corale alpina redatte dalla storica presentatrice del Coro Paganella, Adriana Rossi Maurina. Nel 2012, con l’incisione del CD “La Montanara – La Villanella – La Paganella”, il coro ha voluto pubblicare una raccolta di brani del repertorio tradizionale rivolgendosi principalmente al vasto pubblico di lingua tedesca che lo segue da sempre con vivo interesse.


Il Coro Paganella nel 2019